Valencia Marathon 2023

Iniziamo da qui, dalla medaglia di finisher che questa volta non pensavo nemmeno di riuscire ad ottenere.

Dalla Maratona di New ork dello scorso anno non sono ancora riuscito a risolvere il mio problema al tendine e quindi anche a Valencia il dolore si è fatto sentire nei momenti peggiori.

…Ma parliamo di Valencia..

Questo è l’arrivo della Maratona, nella spettacolare Città delle arti e delle scienze progettata dagli architetti Santiago Calatrava e Félix Candela: l’arrivo è una passerella azzurra sull’acqua che viene corsa in discesa sotto le grida di incitamento del pubblico, che del resto, ti accompagnano per tutta la Maratona.

Perchè Valencia è una delle più belle e spettacolari Maratone che tu possa correre: per tutto il percorso ci sono gruppi musicali con tamburi e trombe e gente che ti incita continuamente, un’emozione unica.

Anche la partenza è uno dei momenti memorabili: come a New York si parte da un ponte (ma non da un’isola)

La gara è molto veloce, poche curve, lunghi vialoni dritti e, se come oggi con un tempo spettacolare, l’emozione diventa unica

Come dicevo, per me la gara è stata tutta in salita (anche se in realtà è un percorso piatto), ma tutti hanno fatto il tempo, tranne Guy, anche lui affetto da un problema alla gamba che lo ha limitato.

In ogni caso Maratona bella, ben organizzata, con un pubblico stupoendo in una bella città. Sicuramente da rifare (magari in condizioni fisiche migliori)

(c) Claudio B. 2023

 

Monza 30k

Terza volta a Monza, ma per la prima volta (per me) sui 30k.

Gara di preparazione alla Maratona di Valencia; per me e Gianni da programma andavano fatti solo 25k a ritmo Maratona e poi cammino, mentra Moira 30k completi e Marta 21k

Fin dal primo mattino i nostri fan erano in attesa della grande prova davanti al sito iconico del WMRG

La gara è sempre una delle più belle, con la partenza dall’interno dell’autodromo, giro nel parco di Monza e arrivo ancora nell’autodromo.

Il percorso di 30k prevede anche una parte ai piedi della vecchia parabolica

Tempo atmosferico ottimo (ma di solito in questa gara piove) e io, Gianni e Moira ne sappiamo qualcosa…) e arrivo a Monza in tempo per trovare Marta

Tempo di ritirare il pacco gara, cambiarsi ed è ora della partenza, che come dicevamo, viene fatta passando letteralmente sulle griglie di posizonamento delle macchine di formula uno.

Io e Gianni carichi… as usual…

 

…e si parte….

Percorso bello, molto vario, io e Gianni ci siamo subito stabilizzati sul passo Maratona e abbiamo cominciato a macinare strada; nella parte iniziale del percorso nell’autodromo il sole cominciava a farsi sentire, ma poi siamo usciti nel parco e l’ombra degli alberi.

Ma mentre io e Gianni continuavamo con il nostro passo da allenamento pre-maratona, davanti a noi Moira stava per compiere l’impresa….

Ma di questo ne paleremo più avanti

I Km stavano andando, le gambe anche, e alla fine siamo arrivati alla famosa parabolica: pazzesca la pendenza verticale e pensare alle macchine che 50 anni fa correvano su questa curva durante il Gran Premio di Monza.

E poi… siamo arrivati alla fine della gara e grazie a un validissimo operatore video (il Gianni)  abbiamo un reperto dell’arrivo:

Come dicevamo, arrivo dentro l’autodromo!

 

…ma le ragazze…?

Marta ha corso la 21k e l’ha fatta con una media di 4:45 al KM! complimenti

Moria ha fatto come noi la 30k piazzandosi al secondo posto della sua categoria!

Qui l’arrivo della nostra Top Runner…

E questa la prova provata della grande performances…

Comunque è stato bello e divertente e magari da rifare l’anno prossimo.

Ma ora il prossimo pensiero a Valencia!

(c) Claudio B. 2023

New York Marathon 2022

…e finalmente dopo il lockdown del 2020, il blocco dei voli extra USA del 2021, nel 2022 il WMRG ha finalmente partecipato alla più iconica Maratona del Pianeta, la New York City Marathon.

Quindi iniziamo il racconto…

Alla partenza per New York l’emozione era tanta, ma noi già dall’aeroporto, con la precisione maniacale che contraddistingue il nostro approccio allo sport, ci siamo concentrati sulla preparazione alla Maratona con un occhio attento all’alimentazione: pizza (carbo load) e fantastici dolcetti preparati esclusivamente per noi da Francesca moglie di Carlo.

E durante il pranzo, Carlo ci ha consegnato un regalo di augurio per la Maratona: dei disegni fatti da Caterina, figlia di Carlo, pensati singolarmente per ognuno di noi. Un pensiero bellissimo.

Dopo il pranzo e i regali… check dei documenti, passaporto in ordine, assicurazione fatta, tutto pronto per partire.

Il volo verso New York è lungo e con una maratona davanti bisogna mantenere le forze e risposarsi: Carlo con la sua esperienza di frequent flyer praticamente sviene dopo il decollo (e si risveglierà solo durante l’atterraggio…)

Io opto più per un approccio full-protection con una certa eleganza soprattutto nell’abbinamento colore.

Quindi, tra sonno, film e pranzo con agnello gentilmente servito dalle Hostess Emirates, finalmente si atterra a New York nel pomeriggio (per noi ora italiana 23:00 circa)

Dopo ore per le procedure di immigrazione, il transfer all’hotel e un hamburger, finalmente si dorme.

Il mattino dopo (venerdì) sveglia alle 8:00 e allenamento in Central Park affollatissimo di runner, praticamente quasi tutti quelli che avrebbero fatto la Maratona il giorno dopo.

Qui immortalato il gruppo WMRG nell’iconica Times Square

 

Dopo l’allenamento a Central Park, noi ancora una volta, attenti al minimo dettaglio nella preparazione atletica pre-gara, abbiamo selezionato con cura il luogo ideale che ci avrebbe fornito il giusto mix nutrizionale atto a prepararci alle fatiche della Maratona che ci aspettava il giorno successivo:

Il pomeriggio invece è stato dedicato al ritiro pettorali al’Expo: edificio enorme occupato quasi interamente occupato dagli stand New Balance con ogni articolo legato al running che la vostra immaginazione possa pensare (e tutti con i logo New York City Marathon).

Ma la cosa più impressionante è stata un video che veniva trasmesso a ciclo continuo e che mostrava il percorso della Maratona che avremmo fatto due giorni dopo.

Quando l’ho visto io, attorno a me ci saranno state almeno 30 persone e tutti, ma vi assicuro tutti, abbiamo guardato il video in silenzio senza che nessuno dicesse una parola, perchè quel video ti rende consapevole di quello che affronterai.

e 42.195km meritano rispetto.

Il sabato avrebbe dovuto essere un giorno di riposo pre-gara, ma siamo a  New York, quindi ci siamo comunque concessi un pò di shopping e un classico giro a Time Square di sera:

…e sabato notte siamo andati a dormire pronti per la gara di domani

DOMENICA 6 NOVEMBRE 2022: NEW YORK CITY MARATHON

Il programma prevede transfer in pullman fino al porto, traghetto fino a Staten Island e trasferimento in pullman verso il villaggio ai piedi del Verrazzano Bridge, punto di partenza della Maratona.

Quindi avendo noi le partenze scaglionate tra 9:45 e 10:20, la sveglia è stata alle 5:30

Questo il panorama che ci si lascia alle spalle mentre si sta andando a Staten Island:

Sia in traghetto che appena sbarcati il morale era altissimo.

Ma dovete sapere che tipicamente, prima della partenza della Maratona di New York, si aspettano anche due ore in uno spiazzo completamente aperto e a novembre New York al mattino presto è freddissima, quindi ci avevano consigliato una protezione dal freddo poco ortodossa ma a detta di tutti efficace (che ci dava anche un tono decisamente professionale…)

…ma… quest’anno a New York alle 8:00 di mattina c’erano già 22 gradi, quindi abbiamo abbandonato nostro malgrado le bellissime divise pre-gara e abbiamo aspettato quasi due ore i pullman in piedi pigiati come sardine

Poi una volta caricati sul pullman (c’erano anche gli scuola bus gialli come nei film americani) siamo arrivati al villaggio della partenza.

Chi ha fatto la Maratona di New York sa che la partenza è uno dei momenti più emozionanti: si sta in fila davanti al ponte mentre cantano l’inno nazionale americano e subito dopo Frank Sinatra con New York New York.

 

…e poi… un ponte che corre verso Brooklin solo occupato dai runners, Da qui inizia la gara.

La Maratona quest’anno è stata durissima per tutti, con una temperatura di 26 gradi e umidità dell’80%; l’atleta in testa al 32simo chilometro è svenuto e moltissimi runner (compreso noi) hanno registrato tempi decisamente più alti della media.

Ma nonostante questo, per tutto il tempo abbiamo corso in mezzo a migliaia di persone che acclamavano i runners con cartelli, bande musicali e offrendo da bere e da mangiare.

E poi, dopo ponti, strade in salita e in discesa e ponti e poi ancora ponti e altre strade in salita (ma quando fai shopping New York sembra piatta…), siamo arrivati (ovviamente con l’ultima salita…) a Central Park e al termine della Maratona, completata da tutti sia WMRG che Marta e Andrea, contenti e orgogliosi di averla finita.

La Maratona a New York è un’esperienza bellissima, non solo per la bellezza della città o per il fascino iconico di cui si parla in tutto il mondo.

Qui le persone di New York ti trasmettono l’orgoglio di aver partecipato alla festa della loro città (perchè questo è la Maratona a New York) e il rispetto che ti riservano per avercela fatta, per essere partiti dal ponte di Verrazzano ed essere arrivati a Central Park percorrendo 26.2 miglia.

(c) Claudio B. 2022

 

 

 

 

 

Monza Night Trail 2022

Primo appuntamento con una iniziativa che è unica per molti motivi: è un Trail che si corre di notte (ma a Monza, non in montagna), è una visita ai monumenti del parco di Monza (ma che si fa correndo), è un modo di ascoltare della musica, ma è comunque una gara di running (anche se non competitiva).

Il signore che l’ha voluta fortemente e l’ha realizzata con l’aiuto di moltissime persone e sponsor è Silvio Omodeo, grande allenatore di campioni di Running e da sempre unico punto di riferimento tecnico del WMRG (che ringraziamo per l’immeritato supporto che ci ha dato durante tutti questi anni):

La gara è stata progettata con partenza dalla Villa Reale e un tracciato nei sentieri sterrati del Parco.

…Appunto, dicevamo dei monumenti, qui uno scorcio dello spettacolo della Villa alla partenza:

E ovviamente anche noi abbiamo partecipato all’evento: eccoci nel pre-gara pronti a fare la nostra parte per onorare l’iniziativa, con la  massima concentrazione, e carichi come sempre

 

 

Tra gli sponsor c’era anche la Fondazione Theodora e siamo stati onorati addirittura di una presenza sul palco per sostenere il messaggio della fondazione

Ma torniamo alla gara… La partenza è stata dal retro della Villa Reale al tramonto e d’obbligo le luci frontali che erano in dotazione assieme ai pettorali; qui i nostri con Marta a pochi minuti dallo start:

E poi partenza! in pochi minuti cala il buio e iniziamo la corsa in mezzo ai viali sterrati del parco illuminati solo dalle luci posizionate sul percorso e dalle nostre lampade frontali.

Il percorso molto suggestivo, e correre al buio lo ha reso anche abbastanza impegnativo. Ma dopo pochi chilometri si è capito subito il vero spirito culturale e spettacolare di questa iniziativa quando ci si è presentata davanti questa immagine:

E intendo veramente spettacolare perchè sotto i portici c’era anche la musica:

E il  percorso è continuato tra bellissimi edifici e altra musica, che apparivano improvvisamente dal nulla per poi risparire nel buio, quasi a sembrare dei regali per chi stava sudando sul percorso:

Fino ad arrivare al traguardo nella vista spettacolare della Villa Reale illuminata:

Davvero una bella esperienza che ci è sembrata come una visita guidata nelle bellezze del Parco di Monza, con la piacevolezza della musica, ma anche l’agonismo e l’impegno della gara.

Complimenti a Silvio e a tutti quelli che hanno collaborato per realizzare un evento unico che sicuramente diventerà un classico nel panorama delle gare milanesi. Chapeau!

(c) Claudio B. 2022

 

 

 

Milano Marathon e Relay 2022

Finalmente la prima gara dopo tre anni e mi dà un piacere in più farla alla Milano Marathon.

Per questa edizione Carlo, Gianluca e Guy hanno deciso di fare la Maratona, mentre io e Gianni la Staffetta. con altri due ragazzi amici di Marta

Questa è Marta, che ha scelto la Maratona

 

…Però…. purtroppo la sorte è stata avversa e due giorni prima della gara Gianni ha avuto una bruttissima infiammazione al tendine rotuleo e quindi da 4 siamo rimast in tre (nella foto al ritiro pettorali, Miriam, Giovanni, io e Gianni in virtuale

Primo piano di Gianni

E quindi Giovanni, il secondo frazionista, ha dovuto fare sia la seconda che la terza frazione

Ma anche i 3 Maratoneti WMRG si stavano preparando alla prova (conservando sempre il cuore da fanciulli

 

Comunque, tornando alla gara, e previsioni erano ottimali, freddo e niente pioggia

E dunque arriva il giorno.

La Maratona partiva 45 minuti prima della staffetta, per cui io primo frazionista, mi stavo preparando per andare al gate, mentre Carlo, Gianluca e Guy erano già nella zona di gara in trepida attesa di entrare nelle griglie di partenza, conservando  nel profondo del cuore la serietà e soprattutto la responsabilità della Prova che stavano per affrontare con orgoglio e Spirito Indomito fieri di raggiungere l’ambito traguardo

(sì, corriamo tutti per Theodora)

E alla partenza il clima era caldissimo e i ragazzi carichi

Qui esce lo Spirito Indomito di cui parlavo prima…

e…….partiti! (questi sono i Top Runner allo start, per intenderci, quelli che fanno la Maratona sotto i 2:20…)

E dopo anche per la Relay ci si sta preparando la partenza (notare l’onnipresente Spirito Indomito che permea il gruppo)

Intanto la Maratona andava avanti, qui abbiamo una rara clip di Carlo e Guy intenti a fare l’Impresa

Comunque bello tornare alle gare, alla gente, alla preparazione… decisamente mi mancava.

La mia frazione molto bella passando per il centro di Milano; a proposito, lo sapevate che nel percorso della Milano Marathon c’è un cuore?

E alla fine la mia frazione termina e trovo Giovanni al cambio che parte per i suoi 15k

Miriam in attesa del cambio…

E poi finita! la nostra staffetta chiude con un onorevole 3:37 e io termino la mia frazione in 1:04 solo 2 minuti in più della stessa frazione corsa nel 2019 (…davvero, credevo che sarei stato molto più lento)

Ma lo Spirito Indomito ha accompagnato i tre fino alla fine della Maratona (i più attenti di voi si saranno accorti che quello non è Gianluca…)

Questi i tempi dei Maratoneti:

Marta Riva: 3.45.32

Gianluca Fucci: 3.37.10

Guy Shamni: 3.23.41

Carlo Selmi: 3.21.54

COMPLIMENTI A TUTTI !! e finalmente possiamo dire che ci vedremo alla prossima gara.

(c) Claudio B. 2022

 

 

 

 

Back to Turin…

Oggi domenica 14 novembre 2021 si è svolta la T-FAST Torino Marathon e questa volta Carlo e Guy c’erano!

Come ricordate, dopo l’annullamento per pioggia della edizione del 2019, i due erano caduti in una fase di  abbruttimento che li stava portando a gesti inconsulti documentati in queste immagini

Ma quest’anno, dopo i lockdown e la preparazione di un’altra Maratona fantasma, le cose sono andate diversamente e i nostri sono finalmente riusciti a correre sotto la Mole Antonelliana.

Anche questa volta le previsioni premettevano pioggia fitta, e i due sono partiti il giorno prima per saggiare il terreno e preparare l’impresa

 

Ma eccoli il giorno della Gara, con la tenacia che li contraddistingue vestire i panni di Maratonenti (..ok… la preparazione alla Gara include anche una certa …mmm…come dire…”tranquillità intestinale”…)

Ma tutto sta per iniziare e i nostri sono ai blocchi di partenza più carichi che mai

La gara scorre veloce e per fortuna senza pioggia, Carlo e Guy hanno corso con un tempo impressionante arrivando al traguardo in 3 ore e 25 minuti, una media di 4’52” al km risultato Top assoluto WMRG.

GRANDISSIMI!!

Ma cosa più importante sono arrivati bene, tranquilli e più carichi che mai (certo, si legge negli occhi la fatica, ma provate voi a fare 42k a meno di 5 minuti al km…)

E dopo questa grande prova, il pensiero è rivolto alle prossime gare e  alle prossime sfide.

Un saluto ragazzi, la prossima volta anche gli altri del WMRG saranno con voi

(c) Claudio B. 2021

Un anno difficile

…e siamo arrivati alla fine di questo 2020, annus horribilis.

All’inizio il problema sembrava un fatto legato solamente alla Cina. A gennaio avevamo fatto gli allenamenti nel quartiere cinese, ottenendo un prestigioso riconoscimento che il mondo ci invidia

Ma tra di noi c’era qualcuno che aveva già capito che il problema da Oriente si stava facendo sempre più minaccioso…

E poi, da febbraio è arrivata l’onda del virus che ci ha fatto fare conoscenza con parole nuove: (Covid-19, Coronavirus,  Pandemia, Paziente Zero, Lockdown…) e vecchie parole con nuovi significati (dire “sono positivo” non è molto positivo, ma dire “sono negativo” non è poi così male)

Nel corso dell’anno sono state cancellate tutte le gare (e persino le Olimpiadi) e ci siamo abituati a sport a porte chiuse o in una “bolla” (NBA a Disneyworld!)

Abbiamo sperimentato nuove paure (toccare le persone, starnutire…) nuove limitazioni alla libertà personale (non poter uscire di casa, non poter correre in strada nemmeno da soli) e nuovi accanimenti senza motivo (l’odio indiscriminati verso i runners accusati di diffondere il virus).

Noi, comunque, siamo andati avanti attenendoci alle regole e sperando per il meglio.

In estate abbiamo ritrovato un pò di libertà riprendendo a correre

 

Ma l’autunno ha portato la seconda ondata e nuove restrizioni.

Dicembre ci ha fatto conoscere nuovi colori (diciamo solo tre colori…) con cui destreggiarsi come in uno slalom senza neve

…ok, c’è qualche perplessità su come fare a capire cosa si può fare e cosa no nelle varie zone gialle rosse e arancioni; c’è anche chi esprime in modo palese il malcontento generale

ma come sempre non ci si perde d’animo e si continua a correre

Sperando che il 2021 e i nuovi vaccini possano cancellare questo virus e farci  riprendere con una nuova normalità.

Buon Anno a tutti

(c) Claudio B. 2020

 

Fase 2 #fuoridalquadrato

Ok, ci siamo, il 4 maggio è iniziata la fase 2

Fino ad allora, dopo essere tornato a Milano, ero passato ad allenamenti fuori casa (basta corsa sul posto), ma osservando al regola regionale di stare al massimo a 200m dalla propria abitazione.

Quindi un quadrato di più o meno 700m totali; in pratica questo:

Si, avrete notato che per fare 7k su un percorso di 700m si gira in tondo 10 volte… non se ne poteva più

Ma finalmente con la Fase 2 si è potuto correre lontano da casa, anche se mantenedo la distanza tra i runner di 2 metri e quindi il 5 maggio abbiamo fatto la prima uscita di “nuova normalità”

No, io e Carlo non siamo venuti in macchina… ma notare la distanza di sicurezza…

Questo un selfie di gruppo ai tempi del Covid-19 (forse esagerati con la prudenza per la “distanza sociale”?)

Ma poi, quella domenica, abbiamo ripreso il giro classico Montagnetta-City Life:

Ora è tutto più difficile, 200 metri, buff, mascherine… ma siamo tornati a correre fuori in strada e questo è certamente una buona cosa.

Poi per le gare vedremo… in ogni caso noi saremo pronti

(c) Claudio B. 2020

 

2020 #iorestoacasa

E’ iniziato il 2020 e ci ha portato in regalo un virus.

Nello specifico si chiama Covid-19, detto Coronavirus o SARS-CoV-2; già dal fatto che un virus che sta ammazzando centinaia di migliaia di persone abbia tre nomi, la dice lunga di quanto ne abbiamo capito noi umani.

Il suo aspetto sarebbe questo:

Dico “sarebbe” perchè anche qui abbiamo poche certezze: questa è una ricostruzione realizzata dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC) degli Stati Uniti e comunque usando la computergrafica, perchè I virus sono troppo piccoli per essere davvero fotografati, anche usando un microscopio.

Comunque, questo è un blog di ragazzi a cui piace correre quindi non parlerò degli aspetti scentifici  del virus, ma di come ci ha bloccato una delle cose che ci piace più fare: correre, appunto.

Da quando si è diffusa la pandemia c’è stato un progressivo restringimento delle libertà fino alla chiusura forzata in casa e il divieto assoluto di correre, anche da soli e anche all’alba (come eravamo usi fare).

In generale, per vari motivi non certo razionali, ai tempi del Coronavirus, l’immagine del runner è diventata questa:

Quindi sia per il rispetto delle leggi in vigore che per la paura di linciaggi, in questo periodo ci siamo tutti attrezzati con allenamenti sostitutivi.

Si va dal Tapis Roulant di Carlo (8k di media, immagino la noia…)

ok lui non è così giovane ma non abbiamo immagini del Doc in allenamento.

Guy preferisce la spinning bike

Ma non disdegna nemmeno il Thai Chi con la cugina

(Guy è quello con gli occhiali)

Gianni è l’unico che si sta allenando correndo, ma lo fa nel cortile di casa (tipo corsa del criceto). L’unico vantaggio è che produce su Strava degli interessanti disegni che un giorno raccoglieremo in un unico afresco pittorico testimonianza di questi momenti difficili

Io putroppo non ho il talento pittorico di Gianni e mi sto allenando con esercizi di core e corsa sul posto (tristezza…) che producono risultati graficamente più modesti

Gianluca, da buon atleta di Trail, ha sfruttato l’occasione per differenziare il tipo di allenamento. Qui un video del suo ultimo allenamento (decisamente veloce…)

Ovviamente noi tutti invidiamo la prestanza fisica del Black Ninja e la sua padronanza con la palla.

Come tutti gli italiano siamo tutti confinati in casa e gli unici momenti per vederci restano gli aperitivi in videocall

Comunque il periodo è duro, e non solo per le privazioni nella corsa.

Speriamo che il futuro possa migliorare anche se non sarà nè facile nè veloce; noi resistiamo e speriamo per il meglio.

Io stanotte ho sognato che ero vestito da corsa, nella zona degli spogliatoi e stavo preparando la borsa da consegnare al deposito prima della partenza di una gara: magari è un augurio, speriamo che sia così.

Comunque  vada sono sicuro che prima o poi tutto questo finirà e torneremo ad allenarci e a correre assieme.

Buon 2020, in ogni caso.

(c) Claudio B. 2020

 

 

Una Mezza bagnata e una Maratona sfortunata

Oggi 24 novembre si svolgevano in contemporanea due eventi: La Mezza di Milano a cui mi ero iscritto io e la Maratona di Torino scelta da Carlo e Guy

Devo dire che la sera prima le previsioni non erano delle migliori:

Torino

Decisamente niente di buono… un pò meglio Milano

Ma comunque prevista pioggia anche qui.

Quindi la mattina ci mettiamo in marcia per le nostre gare: io con Moira che nel frattempo aveva deciso di iscriversi all’ultimo minuto alla Mezza, e i  Maratoneti in treno.

Qui vediamo la partenza con tanto di documentazione fotografica

Noi arriviamo a CityLife zona della partenza: pochissima pioggia e un pò di freddo ma tutto sommato un tempo buono per una Mezza. Ci mettiamo in coda per il deposito borse.

Dopo esserci cambiati ci mettiamo in griglia di partenza

E subito ci arriva la notizia:

Ma prepararsi per una Maratona e poi non farla è come prepararsi per un esame e poi essere rimandati a casa (conosco un Saggio che ha usato un’altra metafora, ma qui evito di ripeterla…)

In ogni caso brutta bruttissima faccenda, i due hanno cominciati a consolarsi con il cibo:

E al ritorno a Milano sono passati alle vie di fatto cercando di sequestrare un povero fiorista (il Saggio):

Nel frattempo io e Moira facevamo la nostra gara: a Milano asciutto per i primi 10km e poi anche qui pioggia (anche se non ai livelli di Torino); tutto sommato una gara duretta.

All’arrivo ho trovato Marta e un amico che hanno fatto la Mezza con noi

Devo dire che considerando il tempo avverso nella parte più dura della gara è andata bene a Milano anche se io non completamente soddisfatto del mio 1:47 (Marta Personal Best sotto l’1:50)

Ma mentre mi stavo cambiando all’asciutto, sono stato raggiunto dalla Brigata dei Maratoneti che nel frattempo erano arrivati a Milano e per la disperazione si erano fatti un allenamento fino a City Life

Peccato ragazzi, questa è proprio sfortuna, ma di Maratone ce ne saranno altre e magari meno bagnate.

Un grande in bocca a lupo per le prossime gare del 2020.

(c) Claudio B. 2019