Un anno difficile

…e siamo arrivati alla fine di questo 2020, annus horribilis.

All’inizio il problema sembrava un fatto legato solamente alla Cina. A gennaio avevamo fatto gli allenamenti nel quartiere cinese, ottenendo un prestigioso riconoscimento che il mondo ci invidia

Ma tra di noi c’era qualcuno che aveva già capito che il problema da Oriente si stava facendo sempre più minaccioso…

E poi, da febbraio è arrivata l’onda del virus che ci ha fatto fare conoscenza con parole nuove: (Covid-19, Coronavirus,  Pandemia, Paziente Zero, Lockdown…) e vecchie parole con nuovi significati (dire “sono positivo” non è molto positivo, ma dire “sono negativo” non è poi così male)

Nel corso dell’anno sono state cancellate tutte le gare (e persino le Olimpiadi) e ci siamo abituati a sport a porte chiuse o in una “bolla” (NBA a Disneyworld!)

Abbiamo sperimentato nuove paure (toccare le persone, starnutire…) nuove limitazioni alla libertà personale (non poter uscire di casa, non poter correre in strada nemmeno da soli) e nuovi accanimenti senza motivo (l’odio indiscriminati verso i runners accusati di diffondere il virus).

Noi, comunque, siamo andati avanti attenendoci alle regole e sperando per il meglio.

In estate abbiamo ritrovato un pò di libertà riprendendo a correre

 

Ma l’autunno ha portato la seconda ondata e nuove restrizioni.

Dicembre ci ha fatto conoscere nuovi colori (diciamo solo tre colori…) con cui destreggiarsi come in uno slalom senza neve

…ok, c’è qualche perplessità su come fare a capire cosa si può fare e cosa no nelle varie zone gialle rosse e arancioni; c’è anche chi esprime in modo palese il malcontento generale

ma come sempre non ci si perde d’animo e si continua a correre

Sperando che il 2021 e i nuovi vaccini possano cancellare questo virus e farci  riprendere con una nuova normalità.

Buon Anno a tutti

(c) Claudio B. 2020